Castello di Introd è stato costruito su un rilievo roccioso alla confluenza tra la Dora di Rhêmes e la Savara, ovvero al termine della Valsavarenche e la Val di Rhêmes, in un luogo ricco di storia e suggestione.
Il paese di Introd, dove sorge il maniero, deve il suo nome proprio dalla posizione “entre les eaux” ovvero tra le acque dei due torrenti sopracitati. Un paese tranquillo, scelto anche da Papa Giovanni Paolo II e Benedetto XVI come luogo di riposo e villeggiatura estiva.
La storia del castello di Introd
Il Castello di Introd ha sicuramente un aspetto elegante che cela però una storia antica quando il territorio di Introd in origine apparteneva ai Signori di Bard che nel 1242 ottennero dai Savoia il feudo di Introd cambiando anche il proprio nome in Sarriod.
Nei secoli successivi la famiglia si divise in due rami dando origine ai Sarriod di Introd, proprietari del castello di Introd, e i Sarriod de la Tour proprietari del castello Sarriod de la Tour a Saint Pierre.
Negli anni successivi i Sarriod ottennero dal Conte di Savoia il permesso di edificare un’alta torre merlata e la costruzione di nuovi edifici.
Il castello nel corso del tempo subì due rovinosi incendi nel corso dell’Ottocento tanto che la famiglia Sarriod fu costretta a vendere il castello a privati.
Nel 1903 il castello di Introd venne acquistato dal Cavalier Gonella che ne promosse un profondo restauro ed oggi è un bene privato di proprietà dei Conti Caracciolo di Brienza che vi risiedono durante il periodo estivo.
Gli interni
All’inizio del Novecento il castello venne restaurato dal cavalier Gonella che si avvalse dell’opera dall’architetto Chevalley. Quest’ultimo, secondo lo stile eclettico del tempo fece delle decorazioni che si ispiravano ai più bei castelli valdostani.
La parte aperta al pubblico si limita al solo pian terreno in cui spiccano le piccole sale e le ricche decorazioni che si ispirano al bel cortile del castello di Fénis, il porticato del Castello di Issogne fin all’eleganza di Castel Savoia, residenza estiva della Regina Margherita.
All’interno del castello svetta ancora l’antica torre duecentesca caratterizzata dalla presenza di tre porte posizionate in posizione elevata e raggiungibili un tempo solo con delle lunghe scale.
La visita alla torre, che costituiva un tempo il simbolo del potere, consente oggi di godere di un panorama magnifico sulle vicine Valli del Gran Paradiso e spaziare lo sguardo fino a scorgere la cima del Monte Bianco!
All’ esterno
Fin dall’origine, il castello di Introd, non avrebbe avuto solamente una funzione difensiva, ma si sarebbe caratterizzano quale signoria rurale e come centro di produzione, raccolta e trasformazione agricola.
Per questo esternamente al maniero troviamo alcune pertinenze agricole che sono un gioiello dell’architettura rurale del XV sec.
Nel parco si trovano infatti due granai con serrature in ferro battuto riccamente decorate, mentre fuori dal recinto si trova la Cascina Ola, ovvero l’ala destinata al ricovero del bestiame, scuderia, fienile e luogo di raccolta e conservazione dei prodotti agricoli.
Cosa vedere nei dintorni
Il Castello di Introd si trova poco lontano dal Museo etnografico Maison Bruil – Maison de l’alimentation uno dei maggiori esempi dell’architettura rurale del Gran Paradiso. Si tratta di un’antica casa rurale seicentesca a funzioni concentrate: tutti gli spazi necessari alla sopravvivenza di persone e animali erano infatti raggruppati sotto un unico tetto.
La visita si snoda su tre piani fra i vari ambienti tipici della casa tradizionale e riportati con un restauro alla loro funzione originaria.
Il paese ospita inoltre il bel Parc Animalier di Introd, il primo parco faunistico della Valle d’ Aosta, in cui poter ammirare gli animali selvatici da vicino.
Qui Orari e tariffe di ingresso al Castello
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