In autunno e in primavera è possibile assistere alle gare degli sport tradizionali della Valle d’Aosta, veri e propri campionati dove i giocatori gareggiano nei giochi tradizionali valdostani: tsan, fiolet, rebatta e palet.
Il principale sport tradizionale della Valle d’Aosta: lo Tsan
Particolarmente diffuso nei comuni della media valle centrale, lo Tsan già in tempi remoti allettava feste e ricorrenze sotto forma di sfida tra i vari comuni della zona. Gli attrezzi di gioco sono costruiti, oggi come ieri, interamente a mano da artigiani di zona che si tramandano l’arte di generazione in generazione.
Per giocare serve lo “tsan” (una pallina di legno di bosso, verniciata di bianco o nero e della grandezza di circa 4 cm), lo “pèertze” (un lungo ramo infisso obliquamente nel suolo su cui è posta in equilibrio la pallina), lo “baquet” (un bastone per colpirla), dei “palet” o “boquet” (assi di legno per intercettarla prima che tocchi terra) e la “piota” (una racchetta per scagliarla lontano. Lo tsan può essere definito il baseball alla valdostana: si gioca in un grande prato, un terreno di gioco di 136 metri tra 2 squadre di 12 giocatori titolari che si contendono il punteggio attraverso un meccanismo di battuta di arresto della pallina, scagliata del battitore con un abile movimento del bastone. La partita dura in media 4 ore, è molto impegnativa dal punto di vista fisico. Il gioco è diviso in due fasi: obiettivo della prima fase è far cadere la pallina nel campo difeso dagli avversari, nella seconda fase scagliare la pallina il più lontano possibile. La distanza coperta dalla pallina lanciata si trasforma in punteggio: un punto ogni metro. Vince la squadra che ha totalizzato più metri.
La prima codifica scritta del gioco dello tsan risale al 1920, ma solo nel 1949 si svolge il primo campionato regionale.

Tsan
Fiolet
Le prime testimonianze del fiolet risalgono alla fine dell’Ottocento e si tratta di un gioco sia individuale che a squadre.
Diffuso nella parte nord occidentale della Valle d’Aosta, per giocare a fiolet servono pochi elementi: un ciottolo liscio e tondeggiante detto pira; una pallina ovoidale ricoperta di chiodini ovvero il fiolet e infine un bastone con l’estremità ingrossata chiamato èima o maciocca.
Il giocatore poggia il fiolet sulla pietra, lo colpisce leggermente sul “becco” per farlo schizzare in aria per poi colpirlo al volo, e scagliarlo il più lontano possibile. Ogni squadra è composta da cinque giocatori, e ciascun giocatore può fare trenta lanci.
Il primo campionato di Fiolet si è disputato nel 1953, ma già prima di allora si giocava ai piedi delle montagne della Valle d’Aosta, o addirittura nel centro di Aosta.
Il fiolet si compone di due campionati: il primo è una gara individuale, considerata più prestigiosa, in cui vince il giocatore che in 10 battute riesce a fare più punti. Oggi la finale del campionato si disputa il 1° maggio ed il vincitore si aggiudica il Batôn d’Or. La seconda è una gara a squadre.

Fiolet
Rebatta
Molto simile al fiolet è la rebatta, diffusa nella parte centrale della Valle d’Aosta.
Nel gioco della rebatta si contrappongono due squadre di 5 giocatori, ognuno dei quali dispone di 20 “battute” (batua o tsachà). Vince la squadra che ottiene più punti nei lanci individuali di una pallina di legno coperta di chiodini e tinta di bianco, la rebatta, appunto.
Per colpire la rebatta si usa una mazza chiamata masetta o maciocca, composta da due parti unite tra di loro: quella finale (maciocca) è un prisma di legno di noce che si innesta su un bastone di frassino (bâton).
La rebatta va colpita al volo pertanto si usa la fioletta, un attrezzo a forma di pipa impiantata a terra che serve da leva per sollevare a mezz’aria la pallina.
Il campo di gioco è un prato sul quale sono tracciate, a spina di pesce, delle linee distanti 15 metri l’una dall’altra. Il giocatore, dalla zona di battuta deve colpire la pallina e lanciarla il più lontano possibile per conseguire il maggior punteggio (1 punto ogni 15 metri).
Il gioco si svolge sia in forma individuale che a squadre, pertanto come il fiolet vi sono due campionati distinti.

Rebatta
Palet
Un altro sport tradizionale della Valle d’Aosta molto diffuso è il palet, che si può anche definire come l’adattamento montano del gioco delle bocce.
Il palet è una piastrella di metallo in dotazione in numero di due o tre per giocatore mentre un disco di metallo più piccolo funge da boccino (“bolìn”). I campi di gioco, sono ricavati su piazzole e i giocatori gareggiano, nella maggior parte delle competizioni, a coppie, e la vittoria spetta a coloro che, per primi, totalizzano 21 punti.
Un tempo questo gioco era diffuso anche in altre vallate alpine, oltre che in Svizzera ed in Francia. In Valle d’Aosta si disputano sia il campionato valdostano che il campionato italiano di Palet.

Palet
Tutti questi sport sono tutelati dal 1974 dalla associazione Fédérachon Esport de Nohtra Téra al fine di continuare a tramandare le regole di questi giochi popolari e stilare un vero e proprio Albo d’Oro.
Per scoprire le tradizioni valdostane più autentiche vale la pena assistere ad una partita di uno di questi sport tradizionali della Valle d’Aosta.