Visita guidata al borgo di Montjovet
Punto di passaggio obbligato e luoghi ideale per l’installazione di posti di controllo di barriere doganali, il borgo di Montjovet ha da sempre rivestito grande importanza strategica. Situato accanto alla Dora Baltea e dominato dall’imponente Castello di Saint-Germain, il borgo di Montjovet ebbe da sempre un ruolo importante di controllo della viabilità.
Per l’insieme di particolari architettonici e artistici è uno dei più ricchi borghi del medioevo valdostano: diverse dimore sono abbellite da finestra a crociera, a chiglia rovesciata, da stipiti modanati ed affreschi. Le abitazioni sono distribuite a pettine lungo l’asse rettilineo centrale che si dirige verso la cappella.
Tra i numerosi edifici spicca un edificio con elegante portale datato 1585, che nel 1881 divenne l’albergo per gli operai che lavorarono per la realizzazione della linea ferroviaria Ivrea – Aosta.
La cappella medievale, posta sotto il titolo di Santa Maria, svolse la funzione di chiesa parrocchiale fino a 1843.È la chiesa più antica di Montjovet, risalente al XI-XII secolo ed è la più ricca di elementi storico-artistici di pregio. L’edificio fu successivamente rimaneggiato più volte; infine fu demolito e poi ricostruito più grande e riconsacrato il 2 maggio 1700, quando fu dedicato a San Rocco. Alla chiesa precedente appartiene il campanile, con aperture a bifore e cuspide esagonale.
Nel 1771 Re Carlo Emanuele III, per facilitare per raggiungere più agevolmente le mete di villeggiatura a scopo turistico e termale, fece costruire a monte del borgo la “Mongiovetta”, la strada che viene utilizzata ancora oggi per raggiungere la vicina Saint-Vincent: una lapide che sovrasta i primi tornanti della strada ricorda la realizzazione di quest’opera.
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