Visita guidata al Castello di Issogne
Il Castello di Issogne è uno scrigno di tesori, entrando nel cortile di questa dimora signorile quattrocentesca non si può non rimanere incantati dagli affreschi e dai ricchi arredi che la contraddistinguono.
Il castello di Issogne è il frutto dei lavori realizzati da Ibleto di Challant nel XIV secolo, ma soprattutto dal colto de raffinato Giorgio di Challant, già priore commendatario della Collegiata di Sant’Orso. Giorgio di Challant promosse a Issogne una massiccia campagna di lavori per adeguare la dimora al rango della propria famiglia.
All’ingresso ci accoglie un ampio cortile al centro del quale si trova la celebre fontana del melograno in ferro battuto e ricca di significati simbolici. Il cortile è incorniciato dalle eleganti lunette del porticato, affreschi che raffigurano scene di vita quotidiana costituendo un’eccezionale testimonianza dell’epoca.
Da segnalare le peculiari iscrizioni e i graffiti lasciati sui muri dagli ospiti del castello nel corso dei secoli tra cui vi sono citazioni, notizie di avvenimenti e frasi amorose testimoni delle vicende del tempo.
Nel Cinquecento le infelici vicende di Renato di Challant che fu un importante membro del casato ricoprendo incarichi prestigiosi all’interno degli stati sabaudi, portò ad una lotta per la successione al feudo indebolendo irreparabilmente la famiglia.
Dopo alterne vicende alla fine del XIX secolo il castello fu definitivamente acquistato dal pittore torinese Vittorio Avondo che ne promosse il recupero ed il restauro.
Durante la visita guidata al castello di Issogne si visiteranno inoltre la cappella che conserva un magnifico altare gotico a sportelli; le stanze di Giorgio di Challant e la cosiddetta Sala di Giustizia, completamente affrescata con scene di caccia e paesaggi nordici.
Il percorso museale arricchito dalla visita dell’appartamento di Avondo, con il suo gioco di specchi e rimandi significherà più in generale guardare quel Medioevo come riflesso nello specchio della cultura Europea alla fine dell’Ottocento.
Un’occasione per visitare anche la Sala d’armi dove è esposta parte della collezione privata dell’artista oltre che altre stanze finora inesplorate del castello.
L’appartamento di Vittorio Avondo
Vittorio Avondo, fine conoscitore dell’arte acquistò il castello nel 1872 con l’intento di restaurarlo, arredarlo e abitarlo per alcuni anni finché venne donato per sua stessa volontà allo Stato nel 1907.
Il nuovo percorso espositivo, fatto di oggetti e giochi di specchi, si concentra sulla figura di Avondo ma anche su altri personaggi che entrarono in contatto col castello. La “lieta brigata” come venne definita comprendeva alcuni artisti nonché amici del pittore come Alfredo d’Andrade, Federico Pastoris ed i fratelli Giacosa.
Un viaggio incredibile nella visione ottocentesca del Medioevo che culmina con il capolavoro del pittore Federico Pastoris “Ritorno di Terra Santa”, un enorme quadro ambientato proprio nel cortile del castello di Issogne e ispirato a Pio Guglielmo durante il ritorno dalle Crociate.
Come prenotare
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