Il Carnevale di Pont Saint Martin è la manifestazione più importante di questo piccolo comune al confine col Piemonte. Un appuntamento con la tradizione festeggiato da tutti, grandi e piccini.
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La Manifestazione
Il 6 gennaio è il giorno che segna l’inizio del Carnevale; è il giorno in cui “as pend ‘l diao” ovvero quando i mastri diavolai appendono il fantoccio del diavolo sotto il ponte romano, dove rimarrà fino al Martedì Grasso.
La sera del Sabato Grasso vengono presentati alla folla gremita nella piazza principale del paese i personaggi principali del Carnevale: San Martino, il Diavolo, la Ninfa con le Ancelle ed il Console.
La Domenica Grassa nelle vie del paese si svolge la sfilata dei gruppi mascherati, mentre il Lunedì Grasso è la volta della corsa delle bighe. Ogni rione del paese o “Insula” ha una propria biga e un proprio equipaggio costituito da un auriga e da atletici ragazzi o ragazze che provvedono al “traino”.
Il Martedì Grasso si svolge la sfilata dei carri allegorici provenienti sia dal paese stesso, sia dai vicini centri piemontesi e valdostani. Ma è alla sera, quando resta poco tempo ormai all’epilogo della manifestazione, che vi è lo spettacolo più atteso ed il ponte romano col fantoccio del diavolo diventa protagonista. Un gruppo di abili artificieri daranno infatti fuoco al diavolo innescando una serie di fuochi d’artificio che illuminano il cielo del paese accompagnati da una colonna sonora musicale rendendo questo momento davvero unico e suggestivo.
I Personaggi
Il Diavolo, è il personaggio principale del Carnevale di Pont-Saint-Martin. Colui che ne riveste il ruolo impersona il Diavolo beffato da San Martino che gli fa costruire il magnifico ponte ma, come narra la leggenda, alla resa dei conti non gli concede il premio pattuito.
San Martino è un personaggio chiave del Carnevale di Pont-Saint-Martin, e come il Diavolo anche lui trae origine dalla leggenda che li vede protagonisti della costruzione del ponte.
La Ninfa del Lys è il personaggio più amato ed ammirato. È personaggio gentile, aperto, con fattezze e modi eleganti; getta principalmente mimose e caramelle alla gente che l’acclama, al grido di: “Viva la Ninfa!”. Veste abiti fluttuanti, nei colori delle acque del Lys; e durante le sfilate siede, con le sue ancelle, su un carro, raffigurante le onde del torrente.
Le due Ancelle sono personaggi creati per accompagnare la Ninfa e per tradizione sono due ragazze non maritate, rappresentanti il meglio della giovinezza del paese.
Il Console, vestito con la candida toga ricoperta da un mantello rosso, riveste con la Ninfa un ruolo di primaria importanza.
La Leggenda del Ponte del Diavolo
Era una notte buia e tempestosa, un forte temporale si stava abbattendo sul villaggio medievale sorto lungo la Strada Romana delle Gallie. Martino, Vescovo di Tours, completamente fradicio posa il suo cavallo ed entra in una locanda a riscaldarsi. Mentre mangia una zuppa calda un gruppo di uomini fa irruzione nel locale urlando: “Il ponte! Il ponte! E’crollato!”. Tutti escono di corsa; anche Martino corre fuori e si fa largo tra la folla. Attonito assiste al crollo dell’ultimo tratto di ponte in legno portato via dalla furia delle acque del torrente Lys. La popolazione era allarmata, tutti reclamavano un nuovo ponte più solido e bello del precedente.
Il vescovo Martino esclama “Vi aiuterò io a costruire il ponte, sarà più grande e bello di quello di prima!” Il vescovo pensò “Ingannerò il diavolo, sarà lui a fare il ponte.”
II giorno seguente incontra il Diavolo e gli dice: “Satana, ho pensato a te per la costruzione del ponte su questo torrente, ma deve essere bello, grande e solidissimo. Ora dimmi le tue condizioni!”
“Bene, avrai il tuo ponte a patto che il primo che vi passa sopra sia mio per sempre e la sua anima venga con me all’Inferno.”
Il patto fu concluso e quella notte un’orda di diavoli, guidati da Satana, innalzarono un robusto ponte in pietra.
Il mattino seguente il vescovo si reca sul ponte, circondato dalla gente del paese. “Bene diavolo, ora tocca a me”. Prese un pezzo di pane, lo lanciò sul ponte e liberò il cane nascosto nel suo mantello. L’animale si lanciò sul ponte e passò per primo. Il diavolo furioso di vedersi beffato, tra fulmini e saette cercò di distruggere la sua opera, ma Martino piantò una croce sul punto più alto del ponte costringendo il diavolo a scomparire per sempre tra le fiamme dell’Inferno.
La leggenda della Ninfa del Lys
La leggenda narra che una giovanissima e leggiadra ninfa abitasse in una grotta scavata nella roccia del vallone di Réchantez. Un giorno alcune persone di quella piccola borgata le si dimostrarono estremamente ostili e questo fatto rattristò molto la fanciulla dai capelli d’oro, che decise di abbandonare per sempre quel luogo. Perciò fece cadere una pioggia torrenziale che ingrossò enormemente il torrente di Réchantez, poi ritrasse e fermò le acque del Lys formando un lago, sul quale si adagiò maestosamente, ridando, poi, l’avvio alle acque nell’alveo asciutto del Lys.
Alcuni abitanti di Pont, scorgendo la ninfa portata sui terribili ed ingigantiti flutti, la invocarono con la famosa frase: “Baissez-vous, la belle, et laissez-nous le pont!” “Abbassatevi o bella e lasciateci il ponte!” affinché risparmiasse il mirabile ponte romano. La ninfa, intenerita e commossa, passò senza recar danno e scomparve nella Dora diffondendo nella Valle il suo ultimo canto.
QUI il link ufficiale della manifestazione.
Scopri con una guida turistica il Carnevale di Pont Saint Martin e i numerosi siti che si trovano nei suoi dintorni, come il Forte e il borgo medievale di Bard, la strada romana a Donnas e il castello di Issogne.