La Fiera di Sant Orso Aosta secondo la tradizione sarebbe nata grazie a Sant’Orso, il quale intorno all’anno mille era solito distribuire, proprio davanti alla chiesa aostana a lui titolata, delle calzature in legno ai poveri: i sabot. Da allora ogni anno il 30 e 31 gennaio si svolge la tradizionale Fiera di Sant’ Orso, un evento che coinvolge tutto il centro storico di Aosta e muove migliaia di visitatori ogni anno.
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Fiera di Sant’Orso Aosta: le origini
Le poche informazioni su Sant’Orso ci sono pervenute dalla “Vita Beati Ursi” oltre che dalla tradizione orale. Sappiamo che Sant’Orso era un presbitero vissuto tra V e VIII secolo e che celebrava alla chiesa cimiteriale fuori le mura della città di Aosta.
Uomo semplice, umile e caritatevole dava da mangiare agli uccelli e aiutava i poveri offrendo loro dei calzari in legno, i sabots, affinché potessero proteggersi dal freddo.
Sant’Orso viene raffigurato con il bastone priorale ed un uccellino sulla spalla. Secondo la tradizione egli sarebbe stato il fondatore della Collegiata che porta il suo nome.
Sant’Orso è il protettore contro le calamità naturali, le alluvioni, i parti difficili e contro molte malattie, tra cui i reumatismi e il mal di schien a ed è celebrato il 1° febbraio.
La Fiera di Sant’Orso Aosta oggi
La fiera di Sant’ Orso propone il meglio della produzione artigianale valdostana dove è possibile trovare cesti in vimini, opere di intaglio, sculture, fiori in legno, ma anche i pizzi a tombolo di Cogne, i draps di Valgrisenche o la biancheria in canapa della Cooperativa Lou Dzeut di Champorcher.
Nelle strade del centro abili artigiani valdostani espongono le loro opere fatte in legno, ferro, rame, ceramica e tessuto.
La fiera è l’occasione anche per vedere dimostrazioni dal vivo, dove gli artigiani accompagnati dalla musica e dai cori dei numerosi gruppi folkloristici della regione, fanno conoscere la loro arte e trasformano un pezzo di legno in un capolavoro. La Fiera consente agli artigiani di farsi conoscere ed apprezzare diventando molto noti: nomi come Giangiuseppe Barmasse, Giuseppe Binel o Pino Bettoni sono ormai nomi noti nel panorama artistico valdostano.
I Simboli e i ciondoli
Il simbolo della manifestazione è il galletto. Perché il gallo? Perché la Fiera di Sant’Orso cade a fine inverno quando sta per ricominciare il nuovo ciclo vitale della natura e da sempre il gallo simboleggia la rinascita e il risveglio oltre che essere un talismano contro gli spiriti malvagi.
Tra gli altri oggetti di artigianato tradizionale vi sono i sabot, la grolla, la coppa dell’amicizia o i giocattoli “Tatà” che sono tra gli oggetti maggiormente apprezzati della millenaria Fiera di Sant’Orso.
Ogni anno viene inoltre realizzato un ciondolo, souvenir della Fiera di Sant’Orso e diverso ogni anno. Esso può essere acquistato al banchetto situato alla Porta Praetoria, diverso in ogni edizione, normalmente rappresenta un attrezzo o uno strumento usato da allevatori o agricoltori per sottolineare il legame che ha la Fiera con le antiche tradizioni. Nei tempi passati la Fiera era infatti l’occasione per incontrarsi e fare affari in un periodo di riposo dalla vita agro-pastorale.
La Veillà
La fiera di Sant’Orso ad Aosta è anche incontro, condivisione e festa. Nella notte tra il 30 e 31 gennaio il centro di Aosta si anima per la Veillà, la veglia in patois. Dalle ore 19 in poi nelle vie della città gruppi folkloristici si esibiscono in canti e balli ed è possibile entrare nelle crotte, ovvero nelle cantine del borgo aperto dai residenti, dove gustare salumi e altri prodotti tipici della regione.
Come arrivare ad Aosta durante la Fiera
La Fiera di Sant’Orso si svolge nel centro di Aosta ed è raggiungibile sia in auto che in treno.
In auto: parcheggi gratuiti situati nella periferia e collegati alla città mediante un servizio navetta gratuito con corse continue verso la fiera.
In treno e in bus: la stazione ferroviaria e l’autostazione dei pullman sono a due passi dalla fiera.
Per maggiori informazioni consultare qui il sito ufficiale della Fiera
MAV: Museo dell’artigianato valdostano
Uno scrigno che custodisce una tradizione millenaria quello del museo dell’artigianato di tradizione, situato a Fénis.
Il MAV infatti con il suo allestimento propone uno spaccato della tradizione artigianale valdostana esponendo il meglio della produzione locale. Il museo consente di approfondire le essenze lignee, i materiali, le tecniche usate nell’artigianato di tradizione, ma consente anche di conoscere gli oggetti che vengono normalmente realizzati dalle abili mani degli scultori valdostani.
Visita guidata durante la Fiera di Sant’Orso Aosta
La Fiera di Sant’Orso Aosta è un’occasione unica per visitare la città in una veste del tutto inusuale tra bancarelle e allegri gruppi folkloristici.
La vostra visita alla Fiera può essere abbinata alla visita guidata della città con una guida turistica.
Scoprirete le vestigia romane di Aosta come l’Arco di Augusto, la Porta Praetoria, il Teatro romano ed il Criptoportico, oltre che mirabili monumenti medievali come la Collegiata di Sant’Orso col suo chiostro istoriato e la Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta.
La visita guidata della città può essere abbinata alla degustazione di prodotti tipici valdostani.
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